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L'asse librale

La libbra era l'unità ponderale propria del mondo italico e su di essa si basavano i diversi sistemi monetari, la cui unità era suddivisa, a seconda delle aree, in 12 o 10 once. La libbra aveva valore diverso nelle diverse aree geografiche. Ad esempio quella cosiddetta adriatica doveva raggiungere g. 450, quella latina g. 273 e quella romana g. 327. E' evidente, quindi, che le emissioni di aes grave erano differenti per peso, a seconda dei luoghi di origine.

Il nominale maggiore del sistema era l'asse, con 5 sottomultipli, identificabili dalla tipologia del dritto e dalla presenza del segno di valore, indicato con globetti, e alcuni multipli (dupondius,tressis,decussis).

Numerose sono state le serie di aes grave nel mondo italico sulle quali si affermò poi quella romana detta "della prua di nave", in base al tipo, costante, del rovescio. E' probabile che questa raffigurazione alludesse a una vittoria navale di Roma e alla conquista della supremazia anche sul mare, probabilmente la vittoria sulla lega latina ad Anzio nel 338 a. C..

I nominali della serie con la prua recano al dritto ciascuno una testa di divinità. Tutti hanno un segno di valore, che li contraddistingue:

NOMINALE 

TIPO

SEGNO DI VALORE

PESO

   Asse  D/ testa di Giano bifronte

 I 

   g. 327
   Semisse  D/ testa di Giove

   g. 163,5
   Triente  D/ testa di Minerva 

....

   g. 109
   Quadrante  D/ testa di Ercole 

...

   g. 81,75
   Sestante  D/testa di Mercurio

..

   g. 54,5
   Oncia  D/ Testa femminile elmata

   g. 27,25

Le fonti storiche ricordano disposizioni o leggi che ridussero gradualmente il peso dei nominali, in età repubblicana. Successivamente Augusto provvide ad una riorganizzazione complessiva dell'intero sistema monetario.